"Il patrimonio greco, criticamente purificato, è parte integrante della fede cristiana" (Benedetto XVI) "La cultura dell’Europa è nata dall’incontro tra Gerusalemme, Atene e Roma" (Benedetto XVI)
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Un incontro sul discorso di Benedetto XVI a Ratisbona
Il discorso tenuto dal papa Benedetto XVI a Ratisbona ha offerto lo spunto
per una lezione di approfondimento che si è tenuta al liceo “Carducci” di Milano
nel pomeriggio dello scorso 5 ottobre 2006, lezione destinata agli allievi e
agli insegnanti del liceo, che ha visto la partecipazione di un discreto numero
di persone. La relatrice, prof. Prestipino, ha inteso sviluppare in particolare
la prima parte del discorso del papa, quella relativa al logos greco e al suo
incontro “non casuale, ma necessario” con la fede biblica e la rivelazione
cristiana. Si è voluto illustrare, attraverso citazioni di autori greci e
latini, pagani e cristiani, il percorso del pensiero classico nell’indagine
sulla divinità, a dimostrazione di quanto possa arrivare a conoscere l’uomo che
si affida alla ragione ma è privo della rivelazione divina. I testi ci dicono
che la ragione, se usata correttamente, quando non sia corrotta dalla pretesa di
porre un limite alla ricerca stessa, può arrivare all’intuizione di verità
essenziali per la vita umana, e al punto estremo della sua indagine si apre per
sua natura alla possibilità che Dio si riveli, in quanto ultimamente incapace a
penetrarne il mistero. La relatrice ha costruito dunque un percorso attraverso i
testi avvalendosi del materiale elaborato dalla redazione di Zetesis in
occasione della mostra “ Cercandolo come a tentoni” presentata al Meeting di
Rimini del 2002, adattato all’argomento specifico e articolato secondo una
diversa scansione:
1) Il potere del logos nell’indagine su Dio
a) Dio è logos e si comunica come tale al logos dell’uomo
b) Dio è l’essere ed è legato alla verità e al bene
c) Dio è giustizia
d) Dio è padre e provvede ai suoi figli anche attraverso la sofferenza
2) Il limite del logos
a) L’esperienza del male, dell’ingiustizia, del dolore innocente, spinge a
dubitare della bontà
di Dio
b) Il mistero di Dio resta ultimamente impenetrabile
c) E’ meglio affidarsi al caso e vivere l’istante
3) La superbia del logos
La ragione misura di tutte le cose. La scienza e il mito del progresso. La
divinizzazione
dell’uomo
4) La necessità di una rivelazione.
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