"Il patrimonio greco, criticamente purificato, è parte integrante della fede cristiana" (Benedetto XVI)

"La cultura dell’Europa è nata dall’incontro tra Gerusalemme, Atene e Roma" (Benedetto XVI)

 

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Nicola Gardini. Viva il greco. Alla scoperta della ligua madre. Milano, Garzanti, 2021

Ci pare che con questo libro l’autore si senta più libero rispetto al precedente Viva il latino, dalla fortunata vicenda editoriale. In quello lo scopo evidente era la difesa di una disciplina scolastica sempre osteggiata per i motivi più diversi: chi scrive, con un’esperienza molto più lunga di Gardini, ricorda le accuse di fascismo, di imperialismo, di studio elitario non aperto alle masse popolari, poi le contrapposizioni latino / tecnologia, latino / informatica, latino / inglese, latino / diritto ed economia, i progetti di riforma faraonici o minimalisti ma sempre a scapito del latino, i tentativi di attualizzazione che diviene banalizzazione, la riduzione delle letture in originale a fronte di una storia letteraria pretensiosa. E’ straordinario che il latino sia sopravvissuto, e certo è sempre stato necessario difenderlo.

Per il greco questo assalto non c’è stato, è rimasto al liceo classico con orario inalterato, con programmi ridotti di fatto, ma non per principio o per qualche attacco fazioso. Per questo scrivere un libro sul greco è più facile, appunto, come si diceva, più libero; può darsi che la furia iconoclasta della  cancel culture lo tocchi, ma siamo ancora distanti.

La fondamentale chiave di lettura che l’autore sceglie è il contrasto, l’opposizione. Partendo dalle particelle mèn e dé, dall’eris di Eraclito e dall’uso del duale, Gardini percorre il mondo greco all’insegna della diversità, delle scelte differenti, delle guerre e delle gare, dei processi, della giustizia e dell’ingiustizia, dell’obbedienza e della disobbedienza, delle similitudini e dei confronti. In questo percorso inserisce molti testi noti e cari, fino a comporre un mondo che vale la pena di conoscere e riconoscere come nostro.

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