"Il patrimonio greco, criticamente purificato, è parte integrante della fede cristiana" (Benedetto XVI) "La cultura dell’Europa è nata dall’incontro tra Gerusalemme, Atene e Roma" (Benedetto XVI)
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1984-1
Al quarto anno della nostra esperienza nella
redazione di Zétesis, ci sembra importante un editoriale che non si
limiti alla sottolineatura di temi fondamentali (anche se non possiamo
dimenticare il recentissimo impegno per l’Europa) o alla presentazione dei
contenuti del numero, ma richiami fortemente redattori e lettori alla
responsabilità di una creazione comune. Zétesìs è nata, e intende
continuare, come una possibilità aperta a chiunque voglia comunicare
giudizi, proposte, esperienze: l'unica discriminante è la serietà della
persona che si pone di fronte all'autore, al. metodo, alla classe senza
dimenticare la totalità umana e cristiana del proprio essere; e da questa
memoria trae l'impegno ad evitare ogni faciloneria, superficialità o
banalità, così come ogni tentazione di "conformarsi alla mentalità di questo
monde". Che poi l'esperienza didattica sembri a chi la compie piccola o
iniziale, o la lettura dell'autore non abbia esaurito tutta la bibliografia
esistente, non deve essere di freno: occorre il coraggio di esporsi al
giudizio di altri, ed anche la disponibilità a mettere in comune la parte
più nostra del nostro lavoro. Chiediamo pertanto che l'ambito di Zétesis
sia tenuto presente come interlocutore e che ogni tentativo compiuto da
singoli o da gruppi sia comunicato. Chiediamo anche che questi tentativi
avvengano: vediamo con preoccupazione una prassi scolastica diffusa anche
fra chi ci è più vicino, anche fra noi, che non si discosta, nei giudizi,
nelle scelte dei testi, nel taglio dei programmi, nella concezione di lingua
e di cultura, dalla mentalità comune o, se si discosta, è spesso per seguire
mode non sempre fondate su valori educativi. Occorre porre dei fatti con
chiarezza e coerenza. Chiediamo infine che Zétesis sia letta: non ci
interessa condividere la sorte di molti periodici, scientifici e non, che
sono solo acquistati o ricevuti in abbonamento: desideriamo essere letti,
magari discussi, ma tenuti presenti come portavoci di un discorso che va man
mano strutturandosi ed arricchendosi. Già alcune parti di questo numero sono
una risposta al nostro desiderio, perché mostrano come si allarghi 1'ambito
di chi opera con noi e come certi filoni (il mito, l'insegnamento
linguistico, l'individuazione del sacro nella lettura antica, le lettura di
Vergilio) siano ripresi ed approfonditi: ma chiediamo, perché il nostro
lavoro abbia stimolo a continuare, di essere sempre più aiutati e sostenuti.
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