"Il patrimonio greco, criticamente purificato, è parte integrante della fede cristiana" (Benedetto XVI) "La cultura dell’Europa è nata dall’incontro tra Gerusalemme, Atene e Roma" (Benedetto XVI)
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Compositore
francese, nato a Aix-en-Provence nel 1660; fu maestro di cappella prima ad Arles,
poi a Tolosa e infine, dal 1694, maestro di musica a Notre-Dame di Parigi.
Rinunciò poi a questa carica per dedicarsi all'opera lirica. La sua prima opera,
Europa Galante, fu rappresentata nel 1697 e ottenne un grande successo:
in seguito Campra scrisse una quindicina tra opere, tragedie liriche e opera
balletti, tra cui una Esione, un Tancredi, l'Idomeneo, le
Feste veneziane, tutte composizioni che ottennero grande successo di
pubblico e di critica e furono rappresentate diverse volte. Quando raggiunse
l'apice della celebrità (dopo la morte di Luigi XIV era divenuto sotto-maestro
della cappella reale di Versailles), abbandonò le scene e si pose al servizio
dei gesuiti, scrivendo un gran numero di brani religiosi, che costituiscono una
parte importanze della sua produzione, e dedicandosi quasi esclusivamente, fino
alla fine della sua vita, a questa attività (scrisse ancora solamente un'opera
lirica, Achille e Deidamia). Morì a Versailles nel giugno 1744. La sua
musica, sia profana sia religiosa, si caratterizza per un fecondo incontro della
tradizione francese e italiana; Campra contribuì efficacemente alla maturazione
stilistica e alla diffusione del genere opera-balletto: il balletto ha un posto
di rilievo nelle sue opere, e la strumentazione è sempre fastosa e ricca di
sonorità, come si può apprezzare già da questo esempio tratto dal rigaudon
(movimento di danza con ritmo binario) dell'Idoménée
. Campra si
poneva sulla scia di Lulli, ma ne rinnovava l'eredità e preparava l'epoca di
Rameau.
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