"Il patrimonio greco, criticamente purificato, è parte integrante della fede cristiana" (Benedetto XVI) "La cultura dell’Europa è nata dall’incontro tra Gerusalemme, Atene e Roma" (Benedetto XVI)
|
|
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
C’era una volta Pollon, serie televisiva di cartoni animati tratti dal fumetto giapponese Olympus no Pollon di Hideo Azuma, prodotta da Movie International Co.(1982). DVD prodotti da Yamato/Video e per l’Italia da De Agostini Editore come supplemento alla rivista dello stesso titolo della serie (2008).
Pollon
è figlia di Apollo (la madre non risulta) e abita con lui sull’Olimpo;
ma è solo un’apprendista dea e non ha ancora nessun potere, neppure
quello di volare: di questo è molto seccata, e fa di tutto per ottenere
qualche capacità, anche per far bella figura di fronte ad Eros, piccolo
e brutto ma già alato e potente. Nei vari episodi, che
vengono introdotti da un narratore rappresentato come una specie di
coleottero con un pennino in testa, compaiono divinità caricaturali
(Apollo pigro e ubriacone, Zeus succube della moglie, che è una virago
con calze a rete e fulmini, Posidone che quando è ubriaco crede di non
saper nuotare…), e diversi personaggi mitologici che danno occasione
per una rivisitazione di vari miti (ad esempio quello di Atteone, qui
divenuto un pittore trasformato per punizione in papero, o
Icaro nel lungo secondo episodio); a volte alla stessa Pollon capitano
le avventure di personaggi mitici ( Fetonte, ad esempio, o Andromeda).
E’ curioso il fatto che la piccola pestifera apprendista-dea abbia
(volutamente?) caratteristiche simili alla piccola Artemide dell’Inno
ad Artemide di Callimaco, graziosa rivisitazione ellenistica
del mito: condotta dalla madre nella fucina dei ciclopi, la dea bambina
s’insedia in braccio ad uno di loro, Bronte, con dispetti e sussiegose
pretese: gli afferrasti sul vasto petto un gran ciuffo di peli e tirasti con forza…Allora, senza l’ombra di paura in questo modo ad essi si rivolse: “Ciclopi, fabbricate anche per me, suvvia, qualche arco dei Cidonii e i dardi ed un concavo astuccio per le frecce. Io pure sono figlia di Letò” (vv. 76-83). Analogamente la piccola Pollon ricatta Posidone per farsi donare poteri divini (con risultati disastrosi). Nel
complesso, senza troppo pretendere, troviamo questi cartoni
apprezzabili e anche abbastanza divertenti; positivi in particolare il
senso del limite e l’idea di paziente attesa di una giusta crescita,
entrambi relativi alla protagonista; peccato per l’immagine
“neoclassica” di Greci perennemente felici e per il contesto divino
eccessivamente banalizzato.
|
Le immagini di Pollon contenute in questa pagina sono riprodotte per fini non commerciali e non comportano violazione di diritti, in base a quanto stabilito dalla l. 22 aprile 1941 n. 633 (art. 70), innovata dalla legge 22 maggio 2004, n. 128, trattandosi di «riassunto [...] citazione [...] riproduzione di brani o di parti di opera [...]» utilizzati con mere «finalità illustrative e per fini non commerciali» e non costituendo la presente pagina «concorrenza all'utilizzazione economica dell'opera». La Redazione di Zetesis rimane comunque a disposizione dei proprietari dei diritti per ogni problema relativo.
Per tornare alla home |
Per contattare la Redazione |