"Il patrimonio greco, criticamente purificato, è parte integrante della fede cristiana" (Benedetto XVI) "La cultura dell’Europa è nata dall’incontro tra Gerusalemme, Atene e Roma" (Benedetto XVI)
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Ippodamo di Mileto Nato verso il 500 a.C., fu il più famoso urbanista greco. Sostenne la pianta rettangolare o "a griglia" delle città, con le strade che s’intersecavano ad angolo retto delimitando in maniera ordinata i quartieri residenziali, i mercati e la zona degli edifici pubblici. Aristotele ne ricorda le teorie riguardanti la struttura urbanistica delle città e il suo interesse per le problematiche di natura anche sociale che la progettazione degli insediamenti urbani comportava: cfr. anche Pol. 1330 b 21: "secondo il modello nuovo di Ippodamo". Sosteneva che la città ideale non deve avere più di 10.000 abitanti. La tradizione gli attribuisce la partecipazione a tre grandi progetti urbanistici: la ricostruzione del Pireo dopo le guerre persiane (Aristot., Pol. 1267 b; Strab. XIV 654), la fondazione di Turii (444 a.C.; cfr. Diod. Sic. XII 10) e, con qualche incertezza (anche per l’incompatibilità della datazione), di Rodi (408-7 a.C.; cfr. Strab. XIV 654 "come alcuni dicono"). E’ suo il progetto del Pireo. Nel 443 a.C. partecipò alla colonizzazione di Turii, e forse è dovuta a lui la maglia rettangolare della città. Secondo la tradizione antica (peraltro di incerto valore) partecipò anche alla fondazione di Rodi, avvenuta nel 408 Bibl.: F. Castagnoli, Ippodamo di Mileto e l’urbanistica a pianta ortogonale, 1956 |
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